mercoledì 2 marzo 2011

Abbiamo fatto passi da gigante..

Con orgoglio mi ricollego a questo blog perché ho da riportare importanti novità.

Il GAS Nestor Machno Molfetta ha finalmente trovato una sede fissa. La distribuzione dei prodotti avviene nei locali del Marhaba Winebar (Via A. Cairoli) ogni venerdì sera alle 20.30

L'indirizzo di riferimento per informazioni è il seguente gasmolfetta@libero.it
Abbiamo istituito anche una mailing list per diffondere più facilmente i listini tra di noi.

Saltuariamente, a seconda delle stagioni e di quello che i campi offrono, organiziamo degustazioni a tema per far sì che i consumatori possano assaggiare le delizie dei produttori del GAS. Non esiterò a pubblicare su questo blog le eventuali inziative in programma.

Inoltre, da sempre, ogni ultima domenica del mese, organizziamo la Fiera delle Autoproduzioni. Una vetrina delle nostre attività, dei nostri produttori e del nostro modo originale di cambiare il mondo.

venerdì 23 novembre 2007

Il Gruppo d'Acquisto Solidale "Nestor Machno"

“La rivoluzione si fa vedere nelle piazze, ma i suoi luoghi d’elezione sono i campi, le case, le tavole. La rivoluzione si esprime di tanto in tanto con le urla delle folle ma marcia nei silenzi e nei rumori degli atti minuti della quotidianità”

(Pino Tripodi)

I processi economici e sociali in atto nella nostra società ci danno sempre meno possibilità di scelta per quanto riguarda la qualità, l’eticità e la provenienza dei prodotti che acquistiamo. Sembra che le multinazionali si siano definitivamente arrogate il diritto di decidere sulle nostre scelte di consumatori con la complicità degli Stati che danno sempre più carta bianca alle loro strategie di mercato basate esclusivamente sul profitto. Questa tendenza è recentemente confermata da varie leggi dell’Unione Europea su Organismi Geneticamente Modificati, libero mercato e qualità dei prodotti alimentari (olio extravergine d’oliva, latte, cioccolato, ecc.).

Possiamo affermare che quasi sempre il consumatore ha scarse garanzie sulla qualità del prodotto che acquista, la presenza di OGM in esso e la reale destinazione del proprio denaro. Il sistema del biologico, da solo, non basta a darci queste tre fondamentali garanzie. I controlli sulle aziende sono molto approssimativi. E’ dell’ultim’ora la notizia di una legge dell’Unione Europea che permette l’impiego di OGM (fino ad un tetto massimo di 0,9% sul prodotto finale) in agricoltura biologica. L’entrata dei maggiori colossi multinazionali nel settore del biologico invece, non è affatto una notizia recente. Questi sono solo alcuni dei limiti del biologico che peraltro ha anche diverse qualità come il merito di aver contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica su importanti tematiche (rispetto dell’ambiente, genuinità dei prodotti).

E’ partendo da queste consapevolezze che nasce il Gruppo d’Acquisto Solidale “Nestor Machno” del Coordinamento Antifascista Molfetta. Esso si pone tre precisi obiettivi: 1) l’incentivazione e l’attuazione delle autoproduzioni (alimentari, energetiche, tessili, musicali e chi più ne ha, più ne metta); 2) il boicottaggio delle multinazionali, in particolare di quelle più colpevoli di disastri socio-ambientali; 3) la creazione di una rete di produttori e di consumatori consapevoli dal punto di vista etico, ecologico e sociale.

1) Autoprodursi pane, conserve, sapone, birra, ecc.,autocostruirsi abitazioni, mobili, pannelli solari, ecc., coltivarsi l’orto, dove possibile, sono pratiche utili, economiche ed anche rivoluzionarie. Parecchi prodotti presenti sul mercato potrebbero essere autoprodotti evitando così di arricchire le multinazionali, di incentivare il trasporto, su gomma e non, e quindi l’inquinamento, sviluppando fra l’altro la propria manualità, apprendendo nuove conoscenze e, a volte, creando socialità. Queste pratiche, assieme a quelle autogestionarie, cooperativistiche, di baratto, banche del tempo, di mutuo appoggio ed altre ancora sono tradizionalmente tipiche del mondo contadino e operaio che, nei Paesi che hanno subito pesanti crisi del capitalismo (come in Argentina), sono state riscoperte o, dove erano già presenti, sono state ulteriormente sviluppate.

2) Ci sono alcune multinazionali il cui comportamento è particolarmente infame e intollerabile. La Coca Cola in Colombia, ma non solo lì, si è macchiata e continua a macchiarsi di crimini odiosi: reclutamento di squadroni della morte; assassinio di numerosi sindacalisti; gravi e ripetute violazioni dei diritti umani; impoverimento e inquinamento delle falde acquifere (per fare un litro di Coca Cola servono 9 litri d’acqua!); discriminazione razziale nei confronti di lavoratori afroamericani; lavoro minorile (in India e Pakistan); impatto ambientale; vendita irresponsabile (la Coca Cola contiene cloruro di vinile, formaldeide, benzene, MTBE, cioè un additivo utilizzato nelle benzine verdi, aspartame, pesticidi e OGM; essa può provocare l’insorgenza di diabete, obesità, linfomi, leucemie e tumori vari). Secondo l’UNICEF e l’OMS, a causa della fornitura gratuita di latte in polvere agli ospedali, per incentivarne il suo consumo, da parte della Nestlè, muoiono ogni anno un milione e mezzo di bambini perché non vengono nutriti col latte materno. A causa della bieca politica delle multinazionali del petrolio (Esso, Shell,ecc.) vengono scatenate guerre, depredati interi Paesi, impoverite popolazioni, provocati disastri ambientali. La Mc Donald’s, colosso mondiale del fast food che fattura 30 miliardi di dollari l’anno, è colpevole di commercializzazione irresponsabile, somministrazione di cibo non salutare, sfruttamento dei lavoratori, danni ambientali, maltrattamento e sterminio dei bovini, gravi squilibri nel sistema alimentare mondiale (per produrre una tonnellata di carne e derivati servono 7 tonnellate di cereali; con una alimentazione basata sui vegetali e sull’utilizzo razionale della terra anche i Paesi del Terzo Mondo potrebbero diventare autosufficienti). Questi sono solo alcuni dei crimini più efferati compiuti dalle multinazionali. Da parte nostra, la più efficace forma di lotta, e spesso l’unica, è il boicottaggio ovvero l’interruzione dell’acquisto di un determinato prodotto da parte di una massa critica e cosciente. Molto spesso delle campagne di boicottaggio sono state coronate da successi ed hanno indotto alcune multinazionali a cambiare i propri comportamenti.

Evitare di consumare dei prodotti porta poi inevitabilmente all’esigenza di individuarne altri più sani e più consoni alle nostre esigenze di consumatori consapevoli. Il GAS ha scelto una serie di produttori sulla base di motivazioni etiche, ecologiche e sociali. I criteri per cui abbiamo scelto questi produttori sono: la riduzione della distanza alimentare, l’ecologicità-genuinità del prodotto e l’assenza totale di sfruttamento dell’uomo sull’uomo e dell’uomo sulla terra. La riduzione della distanza alimentare, ovvero cercare di reperire il prodotto dal luogo meno distante possibile, comporta: la diminuzione dell’impatto ambientale (meno traffico, meno consumo energetico, meno inquinamento); un rapporto più diretto fra produttori e consumatori; un abbassamento del rischio di deterioramento del prodotto. L’unico produttore della nostra rete che proviene da fuori della Puglia è la cooperativa Iris di Cremona. Paradossalmente, in una regione ricca di grano e coltivazioni cerealicole come la nostra, non siamo riusciti a trovare una sola azienda che possedesse le garanzie da noi richieste. Preferiamo pensare che la colpa è nostra, che non l’abbiamo cercata bene, confidando in futuro di riuscirne a trovare almeno una. Per quanto riguarda la genuinità dei prodotti noi prediligiamo la fiducia nel produttore, dopo aver visitato l’azienda, osservato i processi produttivi e dialogato a lungo col produttore a prescindere dal fatto se egli abbia o meno la certificazione del biologico. Se un gruppo di persone si impegna per un cambiamento-miglioramento sociale deve iniziare ad attuare questo cambiamento partendo da se stessi eliminando ogni tipo di sfruttamento. Se si allargano gradualmente queste pratiche ad un numero sempre maggiore di persone un reale cambiamento sociale è possibile.

Istruzioni per l'uso

Ok, ma come funziona il Gas Molfetta?

Chiunque voglia aderire al GAS Molfetta e quindi sia interessato ai prodotti alimentari che il Gas distribuisce non deve far altro che mandare una e-mail non troppo formale a Rosanna, la nostra coordinatrice (stregailde@libero.it). Sarà lei ad inviare all’interessato il listino dei nostri prodotti.

Il listino è un file excel diviso in tre fogli: Una per produttore (i primi due fogli) e un "conteggio benzina" (un foglio che automaticamente calcola il supplemento aggiuntivo dovuto alla benzina).

PARTE 1 – LISTINO QUERCETA: è il listino dei latticini e vari. E' fisso e non cambia mai, fino a diversa comunicazione da parte del produttore.

PARTE 2 – LISTINO GIUNCHIGLIA: è il listino dei prodotti ortofrutticoli. Purtroppo questo listino è spesso soggetto a variazioni e quasi settimanalmente il produttore ci invia aggiornamenti. È dunque necessario controllare che la data presente nel listino sia quella corretta per non fare ordini sulla base di un listino non aggiornato

PARTE 3 – CONTEGGIO BENZINA: è un prospetto che riassume in maniera forfetaria il supplemento dovuto alla benzina sulla spesa.

Per fare l'ordinazione devi solo sostituire una delle colonne a destra (una di quelle con il numero) con il tuo cognome e riempire il riquadro relativo al prodotto da ordinare con le quantità da ordinare (numeri interi o decimali). Il foglio elettronico calcolerà già il prezzo e il contributo benzina.

Poi rinomina il file con il tuo cognome o nome


Tutto chiaro? be... non è difficile!!

IMPORTANTE:
Il listino compilato deve essere inviato all'indirizzo stregailde@libero.it entro ogni mercoledì alle ore 12.00.

Ogni venerdì, presso l'A.L.C. Palantìr (via Leonardo da Vinci, 18 – Molfetta) ci sarà il ritiro e la distribuzione della merce.

Chi Siamo

I G.A.S. Gruppi di Acquisto Solidali nascono dalla necessità di un cambiamento profondo del nostro stile di vita. Troppo spesso sentiamo che c'è qualcosa di sbagliato in questo mondo e in come vanno alcuni aspetti della nostra vita.

Un Gruppo d'Acquisto è formato da un insieme di persone che decidono d'incontrarsi per acquistare prodotti alimentari o di uso comune. E' un'esperienza di consumo critico e consapevole e come tale vuole immettere una «domanda di eticità» nel mercato, per indirizzarlo verso un'economia che metta al centro le persone e le relazioni.

Il Gruppo d'Acquisto diventa Solidale quando utilizza il concetto di solidarietà nel processo di scelta dei fornitori e di conseguenza d'acquisto. Solidarietà che, attraverso il gruppo, si estende ai piccoli produttori locali, troppo spesso tagliati fuori da logiche troppo incentrate sul denaro o sulle produzioni standardizzate.
Il Gruppo d'Acqusto Solidale "Nestor Machno" nasce a Molfetta (BA) proprio dall'esigenza di fornire garanzie e consapevolezza ai consumatori. Le garanzie riguardano la qualità alimentare, la consapevolezza è relativa al fatto che, acquistando con un certo criterio, è possibile ridurre gli sprechi di energia e l'inquinamento (ad esempio legato al trasporto).

Per questo andiamo alla ricerca esclusivamente di prodotti biologici o ecologici, che siano stati realizzati rispettando le giuste condizioni di lavoro e che provengano da piccoli produttori locali.